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[cosa accadrebbe se…] …Nokia decidesse di utilizzare Android?

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Blog nuovo, rubrica nuova: “cosa accadrebbe se…” accadesse qualcosa di inaspettato? Ovviamente (in linea generale) nessuno lo sa, ma può essere divertente e stimolante lavorare un po’ con la fantasia.

Si è parlato più volte (per ovvi motivi) del forte legame tra Nokia e Microsoft, ma ultimamente Stephen Elop ha dichiarato di essere aperto a qualsiasi opzione, e questa frase è stata da molti interpretata come un’apertura verso il mondo Android.

Cosa succederebbe in questo caso a Nokia, Microsoft, e Android?

Se Nokia saltasse sul “carrozzone” Android, si troverebbe a proporre dei telefoni che sotto molti aspetti non sarebbero né più né meno di quelli già realizzati da altri, Samsung in primis (un concorrente che al momento non è certo facile da togliere di mezzo).
Premesso che a me i telefoni Nokia non sono mai piaciuti (anche 10 anni fa, prima dell’epoca degli smartphone, non ho mai capito chi sosteneva che erano “più facili e comodi da utilizzare”), così come non mi piacciono i Samsung (ne ho avuti due, di cui un Galaxy con Android che uso tutt’ora e con quale mi trovo malissimo) credo che Nokia potrebbe comunque trarre vantaggio da una mossa del genere.

Nokia ha dalla sua un certa fama, nonché una certa esperienza in ambito di ottiche e sensori fotografici: caratterizzando l’interfaccia di Android in modo da dare un tocco distintivo ai propri dispositivi (che altrimenti sarebbero identici a qualsiasi altro) probabilmente riuscirebbe a riconquistare parte della clientela che si è persa in questi anni.

Una scelta di questo tipo, cioé l’arrivo di un concorrente potenzialmente molto forte nel mondo Android, potrebbe anche convincere Samsung a puntare maggiormente verso Tizen, in modo tale da distinguersi a sua volta dal resto della concorrenza (scelta che comunque è già nei piani di Samsung per il 2013).

A quel punto per Android cambierebbe ben poco: per un produttore che va, uno nuovo che arriva, ma chi ne pagherebbe maggiormente le spese potrebbe essere Microsoft, che perderebbe la sua quasi-esclusiva con Nokia. E’ però vero che anche Microsoft sta seguendo una via che porta ad un ecosistema di dispositivi: idealmente chi utilizza Windows 8 su desktop e tablet, dovrebbe essere invogliato a puntare su Windows Phone anche per lo smartphone, e tutti quei produttori attualmente penalizzati dallo strapotere di Samsung nell’universo Android, avrebbero vita più facile con Windows Phone… ammesso che Microsoft riesca a spingere a sufficienza sui tablet per fare da ponte verso gli smartphone.

Resta infine un’altra possibilità, cioé che la stessa Nokia, ora che i tempi sembrano maturi, decida di puntare su Tizen anziché ad Android: oltre a non aver nulla da perdere, bisogna ricordare che Tizen nasce dalle ceneri di MeeGo e LiMo, e quindi da Maemo, sviluppato proprio da Nokia… Con Nokia e Samsung sul carro di Tizen, contrariamente all’ipotesi iniziale, Android potrebbe subire un duro contraccolpo, ma in entrambe le situazioni la posizione più critica rimane quella di Windows Phone.

Da tutti questi ribaltoni e spostamenti, rimane esclusa Apple: solitamente chi vuole iOS ha le idee ben precise su quello che cerca, ed essendoci un legame univoco ed esclusivo tra dispositivi, sistema, e i servizi offerti da Apple, l’universo di iOS rimane un mondo a sé stante e indipendente da certi “giochetti strategici”… questo non significa che Apple non possa perdere quote di mercato, ma semplicemente che la sua base di utenti segue inerzie differenti e che a livello strategico (per la visibilità che possiamo avere in questo momento) non verranno mai messi in discussione certi legami, cosa che invece può accadere per Android, Samsung, Windows Phone, Nokia, Tizen ecc…

Quel che è certo è che il mondo mobile, grazie alla sua varietà di offerta, offre decisamente più stimoli di discussione rispetto al mondo dei computer  tradizionali… e se è vero che il futuro è dei tablet, o che tablet avranno un’importanza sempre maggiore (quantomeno in ambito consumer) allora possiamo sperare che anche il futuro dell’informatica in generale sarà un futuro con un mercato diviso in modo più equo e maggiori possibilità di scelta per gli utenti.


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